Blow Up

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8 of 9

Lauzier è un "sound artist" e "suonatore di vento" (si, proprio cosi) canadese. In questo disco rielabora varie tracce di clarinetto basso: su un tappeto di fondo, fatto di brusii e crepitii, si inseriscono le note (se non "una" nota) di clarinetto, con minime variazioni tonali. Come in un paesaggio dipinto o giardino zen uno può scoprirvi mondi interi. Le incursioni sonore sono come dei ciottoli, una passata di rastrello sulla sabbia, un ramo secco, in un percorso chiuso in cui semprequalcosa sfugge. Tutto si gioca su microtoni, quasi una variazione se un fischio più che su una nota a volte; l'atmosfera è vibratile e sospesa, giacondo, con quel quasi nulla che è quasi tutto. Ricorda il Feldman più spigliato del solito. Per quanto particolaro, il risultato è bellissimo, quattro pezzi di musica incantata ed eterea e insiema fisica (a volte si sente, letteralmente, il fiato). Bleu pénombre ha un titolo programmatico e parte da uno sfondo di suoni che possono essere ronzio, feedback, elaborazione elettronica, cigolio di qualche cianfrusaglia che si sviluppa in un mono-tono ma accuratissimo tappeto sonoro che esplora vari tratti di densitá e oscuritá. Water sprinkling è il più incantato dei pezzi, come un ticchettio che porti il tempo in un paese delle meraviglie. On the window side si immagina della incursioni sonore su una base che è una nenie per Wall-e. Napping in a neglected garden si (di)spegia da sola nella sua esitante, barcollante, feldmania compostezza.